La più grande democrazia del mondo, un miliardo e duecento milioni di abitanti, è nel caos. L’8 novembre, il primo ministro Narendra Modi ha annunciato in tv che le banconote da 500 e 1000 rupie (equivalenti a circa 7 e 14 euro) l’indomani avrebbero perso il loro valore. Una decisione di portata colossale, presa per stroncare la corruzione e far emergere il business illegale, cioè la maggior parte dell’economia indiana, ma che ha portato il paese al di là di una crisi di nervi. Vi raccontiamo cosa sta succedendo da quel giorno, quasi alla vigilia delle elezioni di febbraio, che saranno la prima prova per questo primo ministro dai tratti populisti e autoritari. Analisi di un paese che dopo la crisi dei rapporti con l’Italia dovuta alla vicenda dei marò, abbiamo spesso trascurato e male interpretato
Davide Abbati Illustratore milanese, classe 1987, vive tra l’Italia e la Spagna e collabora con realtà editoriali come Feltrinelli e Terre di Mezzo. I suoi lavori li potete vedere qui: www.davideabbati.it
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