Leonardo il Codex Origamus

Elon Musk. Con Tolkien su un razzo

Il senso di estraneità caratterizza anche Elon Musk, il ragazzo prodigio ideatore di SpaceX e Tesla Motors. Secondo la madre, da bambino Elon era il più piccolo della classe, un tipo «sfigatissimo» che subiva spesso le angherie dei compagni. Era anche un grande «amante dei libri». La sua famiglia aveva traslocato più volte (Musk avrebbe cambiato sette diverse scuole), rendendogli così ancor più difficile instaurare relazioni sociali forti; lui stesso racconta di non avere mai veramente avuto la possibilità di farsi degli amici. A questo senso di separazione reagiva rifugiandosi nella lettura (i suoi autori prediletti erano Jules Verne e J.R. Tolkien) e nella programmazione informatica: a dodici anni scrisse e vendette il suo primo videogioco.

Kevin Watson, un ingegnere di SpaceX, sintetizza così quello che

molti dipendenti dell’azienda pensano del loro capo: «Prova interesse praticamente per qualsiasi cosa. Capisce tutto. Quando ti fa una domanda, impari presto che non devi dargli una risposta impulsiva. Vuole risposte che prendano in considerazione le leggi fondamentali della fisica. Una cosa che capisce veramente bene è la fisica dei razzi. La capisce come nessun altro. Le cose che gli ho visto fare sono incredibili. È capace di parlare di come lanciare un satellite e allo stesso tempo discutere se riusciremo a trovare la traiettoria esatta per mandare in orbita la capsula Dragon e risolvere tutte queste equazioni in tempo reale. Le conoscenze che ha accumulato nel corso degli anni sono stupefacenti. Non vorrei mai trovarmi nella posizione di dover competere con lui. Mi converrebbe dare le dimissioni e cercarmi qualcosa di più divertente da fare. È più abile, più intelligente e più pratico di qualsiasi altra persona».

Ha detto di se stesso: «Quando ero all’università e pensavo a quello che più avrebbe potuto cambiare l’umanità, mi sono venute in mente tre cose: internet, il passaggio a un’economia energetica sostenibile e l’esplorazione spaziale. Così, dopo avere fondato qualche azienda nel settore del web mi sono dedicato alle altre due cose e ho deciso di occuparmi personalmente del problema dell’esplorazione spaziale, finanziando altri per contribuire a risolvere quello dell’energia sostenibile con Tesla e Solar City».

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